Canovalandia Onlus – Festa del cuore
“La solidarietà siamo noi”
Solidarietà e amicizia si stringono la mano. Uno stile di lavoro per Canovalandia O.N.L.U.S., il gesto che più di ogni altro resta nel ricordo di chi ha partecipato alla Festa del cuore canoviano che da oltre 25 anni vede riuniti chi offre aiuto e chi di questo aiuto ha bisogno. La Consegna della Solidarietà del 5 novembre scorso ha riunito presso il ristorante Tanagra di Roma del nostro Sostenitore Akis, tante persone in un pranzo conviviale tra amici che condividono bisogni, disagi, ma anche traguardi realizzati e progetti per il futuro. Tante le voci e le testimonianze, di quelle che arrivano direttamente al cuore ma che nella dimensione dell’amicizia rendono umani e meno drammatici gli accadimenti della vita, soprattutto quelli legati alla povertà e alla sofferenza. Perchè anche la quotidianità di chi è più fragile – anziani soli, disabili o persone in difficoltà- si illumina di speranza quando la solidarietà spezza la solitudine e l’emarginazione.
L’incontro per l’assegnazione del contributo finanziario si è svolto sotto la conduzione del Presidente Carlo Santini e della Coordinatrice di Canovalandia Onlus, Roberta Pappatà, insieme ai membri del Consiglio Direttivo e ai sostenitori vecchi e nuovi. Molte le voci, calde e vibranti, dei rappresentanti delle strutture sostenute. Il primo a prendere la parola è stato Renato Apuzzo, l’amico disabile che oltre 5 lustri fa illuminò Stefano Balsamo a creare questo service per il Canova Club. L’amico, bandiera della Onlus, che ha trasformato la malattia in un <<ringraziamento alla vita>>, ricordando una lettera ricevuta da Papa Francesco e spiegando che <<la parola solidarietà non significa carità e nemmeno beneficenza che implica un gesto dall’alto in basso. La solidarietà è condivisione, deriva infatti dal termine latino sodalis che vuol dire amici>>. Dopo di lui ha preso la parola la signora Laura Ugolini del Volontariato Vincenziano che da 22 anni ha dato vita al Servizio odontoiatrico, una struttura con 20 medici che gratuitamente prestano il loro servizio per <<curare e ridare dignità alle persone che non hanno mezzi per pagare l’assistenza. Nell’ultimo abbiamo aiutato con la nostra professionalità 400 persone ma le visite sono state circa 2000. Abbiamo molte richieste ma pochi mezzi per dare risposta a tutti>>.
E ancora, le testimonianze di Martina e Benedetta, 28 e 34 anni, due ospiti della “Casa di Lorenzo” creata dal Socio Canova Fausto Polidori, in memoria del figlio, e sostenuta fin dalla nascita da Canovalandia onlus, per corsi di inserimento alla vita di ragazzi con la sindrome di Down. <<Facciamo corsi due anni per ragazzi che hanno terminato il ciclo di studi. Arrivano e incontrano tanti amici e succede che dopo non vogliono andare via. Ma la casa è piccola e bussano in tanti…>>. Il sentimento di inadeguatezza di fronte al mare di persone in difficoltà è emerso anche dalle parole di suor Maria Carla che gestisce il Centro Docce San Martino ai Monti: <<Il nostro servizio è un punto di riferimento a Roma per chi vive in strada e ha bisogno di lavarsi e cambiare i vestiti. Da noi passano decine e decine di persone che vengono dagli ultimi gironi della povertà: per loro anche un cambio di scarpe è un modo per ritrovare la dignità. Finora la ci ha aiutato la provvidenza, attraverso di voi>>.
Le Piccole Sorelle dell’Incarnazione hanno testimoniato la loro attenzione nella cura agli anziani. <<Ci sono tanti anziani soli e abbandonati e le suore non hanno disponibilità economica, malgrado la mancanza di fondi cercano di accontentare più persone possibili>> ha detto il Socio Canova professor Antonio Lax, primario cardiologo e membro del direttivo di Canovalandia che visita e cura in loco ospiti malati. Nel mondo degli anziani operano anche le Suore Missionarie dell’Incarnazione di Vermicino, dove ospitano nella loro Casa una ventina di donne di età avanzata, senza mezzi adeguati per pagare un ricovero. Suor Josephine, indiana, è venuta in Italia per occuparsi di questa missione: <<Vi ringrazio anche a nome delle nostre ospiti e delle persone bisognose che si rivolgono a noi dalla zona circostante. Viviamo alle porte di Roma, in quella periferia geografica ed esistenziale di cui parla sempre il papa. Abbiamo già sperimentato la concretezza della vostra solidarietà, ora speriamo che possiate aiutarci ancora per ampliare la struttura di accoglienza>>. L’ultimo progetto – in ordine di tempo ma non di importanza- completamente gestito dai volontari di Canovalandia, è stato presentato dal professor Lucio Maria Pollini impegnato nella raccolta e distribuzione nelle case delle famiglie disagiate della provincia di Roma di generi alimentari, oltre al suo storico impegno di pediatra di grande esperienza, a favore dei tanti bambini che affollano il suo ambulatorio per ricevere cure gratuite.
Oltre all’eccellente cibo, la parte conviviale è stata allietata dal piacere di vincere i tanti doni ricevuti e sorteggiati da Cicci Montiroli, con l’aiuto di Claudia Pappatà, e dal buon umore che ha portato Paolo Mazzotto con le sue storielle.
Problemi e difficoltà non hanno tolto ai partecipanti il piacere di ritrovarsi insieme, di guardarsi negli occhi, di conoscersi meglio. La solidarietà è un valore importante, primario. Un valore che avvicina, che guarda avanti e costruisce cercando sempre di dare risposte concrete. Come ha detto il presidente di Canovalandia, Carlo Santini, chiudendo l’incontro, dopo averlo aperto gestendo il check-in insieme alla figlia Valentina: <<E’ difficile scegliere tra i tanti bisogni che ci interpellano, tra le tante sofferenze che incontriamo e le richieste. Grazie a tutti quelli che hanno vissuto con noi questa straordinaria esperienza di amicizia e solidarietà>>. Un incoraggiamento ad allargare le fila e a stringere tante nuove mani. (MIST)